Ma chi erano veramente le masche?

Erano quasi sempre donne che non andavano a Messa o se ci andavano non si sedevano con le altre donne. Vivevano isolate e non amavano parlare con la altre persone, per questo venivano spesso escluse dalla vita sociale del paese.

E' facile immaginare come le persone diverse dai propri compaesani attirassero l'ostilità e la diffidenza di tutto il paese e, nel momento in cui avvenivano fatti strani, inspiegabili o delle disgrazie, la colpa ricadeva automaticamente su di loro, le masche, unica causa di questi fatti misteriosi.

Per la Chiesa la masca divenne il simbolo del peccato, che diede il via alla nefanda caccia alle streghe. Le streghe divennero il capo espiatorio della società oppressa dalla carestia, dalle guerre, dalla povertà e soprattutto dall'ignoranza.

I racconti conosciuti in provincia di Cuneo confermano il diffuso timore dello sguardo cattivo con cui la masca poteva indirizzare verso qualcuno un maleficio, solo guardandolo. Così ad esempio erano mal viste le donne con gli occhi chiari.

Nei racconti di masche la musica, il ballo, la trasgressione sessuale rappresentavano una forte spinta trasgressiva, in contrapposizione alla rigidità morale che la religione aveva saputo imporre.

Il fenomeno della stregoneria ha lasciato nella storia un lungo elenco di sofferenze, tormenti e ingiustizie, alimentato dai roghi dell'inquisizione, colpevole di aver giustiziato quasi nove milioni di persone, per la maggior parte donne.

 

 

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