E’ la più estesa borgata del paese e conta un centinaio di abitanti. Si estende a nord-ovest del paese, compresa fra il confine con il comune di Sanfront e il torrente La Gambasca. Il territorio degrada dolcemente verso il Fiume Po, con un dislivello che passa dai circa 470 mt. della Cappella di San Defendente ai 420 mt. circa delle pianure alluvionali del Po. Etimologicamente, il nome del luogo è facilmente identificabile nella radice del toponimo “carpini”, pianta della famiglia delle betulaceae e parente stretto del nocciolo.
Originariamente la prime abitazioni sorsero nel nucleo più antico e più a valle della borgata chiamato appunto Carpeneti, di cui si hanno notizie già nel 1600. Altre vecchie abitazioni sono presenti nelle località definite: Case Moine, dal nome di una nota famiglia del luogo, dove sono presenti due immagini sacre del pittore Gautieri, Case Bernardi, altro nome di famiglia, a ridosso del torrente La Gambasca, e Case Melindo che prendono il nome da un curioso personaggio (Melindo) che eresse nel 1900 un pilone votivo.
Nel corso degli anni il luogo ha supportato una buona espansione edilizia e oggi conta molte nuove abitazioni. La borgata è altresì caratterizzata dalla Cappella di San Defendente (sec. XV), situata direttamente tra l’imbocco della strada che attraversa il centro abitato e la strada provinciale che porta a Sanfront. Nella località Tusche è presente un pilone votivo, purtroppo attualmente in grave stato di degrado, risalente probabilmente alla seconda metà del ‘800 con ancora alcune tracce di affreschi raffiguranti i santi Pietro e Giovanni dipinti dal Gauteri.
Nella località resiste una discreta vocazione agricola: nella campagne attorno al fiume Po da alcuni anni si è sviluppata la coltivazione dei piccoli frutti come mirtilli, fragole e ribes, ma anche di albicocche e prugne. Sono presenti inoltre piantagioni di pioppeti, mais e campi di foraggio a servizio di alcune fattorie. Passeggiando per le vie sterrate di campagna nei campi attorno al Po è facile incontrare cinghiali, tassi, e volpi; ma anche specie di animali protette come caprioli e aironi introdotte di recente nel Parco del Po.